Wednesday, January 17, 2007

INFORMAZIONE A BRACCETTO COL POTERE

Qui un'intervista al giornalista Giulietto Chiesa (il suo sito tra i link di questo blog) pubblicata qualche anno fa:
http://www.disinformazione.it/informazioneblindata.htm

Tuesday, January 16, 2007

SU DOGVILLE


Un’allegoria che confronta un nucleo sociale con un elemento esterno
elemento scatenante che alla fine risulta abominevole al nucleo sociale e viene messo in schiavitu’,apparentemente neutralizzato
Dal neutralizzarlo proviene un maggior male cioe’ una furia cieca che si scatena contro il paese
La protagonista Grace ha un modo di fare altezzoso e superiore
quasi fosse un entita’ talmente superiore da provare pieta’ e compassione per gli abitanti
ed infine essere nella posizione da graziarli

La scenografia e’ povera,simbolica
I significati simbolici sono privi di materia
Film molto lungo e ricco di contenuti
Un film molto antipatico e amaro,l’aria e’ viziata

Il film e’ complesso articolato confuso lungo denso letterale parlato continuo chiacchierato
gonfio di parole e concetti
Conclusa la visione ci si e’ chiesti cosa e’ stato visto e soprattutto come si e’ sopportato tutto quel tempo concetti spesso difficili da capire e inoltre mal compresi e malascoltati
Anche se incuriosisce continuamente

Una mostra di venalita’
Per tutto il film pervade una ferocia fastidiosa nei rapporti umani ed una venalita’ forti
O almeno si e’ avvertito
Sembra proprio che i personaggi non manchino mai di peccare di accidia

venalita’ data dall’intolleranza delle persone
dai rapporti omertosi,da un linguaggio quasi disumano
dal cinismo e l’acidita’ di ogni situazione,di ogni inquadratura,di ogni fotogramma

accadimenti che dopo la conclusione creano nuove vie

Un linguaggio e una forma sperimentali
tecniche cinematografiche rudimentali
si crea una nuova forma ed una nuova visione
nuovo pensiero scaturito da immagini apparentemente significative

Saturday, January 13, 2007

NIENTE DA NASCONDERE


Questa interpretazione di Cache' di M.Haneke sarebbe una delle tante interpretazioni individuale, come per forza di cose lo sono quelle degli altri.Un film simbolico e surreale che conduce a molte strade.L’uomo non ha niente da nascondere i problemi sono venuti dopo con la societa’ e la proprieta’ privata.Che cosa c’e’ in fondo da nascondere?
Siccome la paura e’ dentro all’uomo, le istituzioni e lo stile di vita cittadino,non fanno che fomentare la paura del prossimo creando cosi’ un clima di perversione generale
Perversione che troviamo in questo cinico,oscuro,evocativo film
perversione che ricorda qualcosa di demoniaco
scaturita proprio dalla paura
la paura che pervade la mente dell’ antipatico e cinico protagonista.Feroce e scarno,il film tratta il tema della verita’ e della facile manipolazione di essa quando si ha paura
Paura del diverso, paura di se stessi, paura di avere niente da nascondere
Perversione ed accanimento nel continuare una vita di falsita’ e di continuare a perseguirla una volta che si guarda in faccia la verita’, che si constata che la propria innocenza e’ perduta:
proprio cio’ che succede al protagonista
Si trova in un costante stato di arroganza sugli altri, arrogaza malcelata
arroganza derivante dalla sua stessa ipocrisia
dal suo stesso rivendicare la propria perdita di innocenza vera ed anche potenziale
che ormai si e’ fatto sua nell’impossibilita’ di agguantare qualcosa di vero, concreto,sincero, buono; e allora falsita’ sia
in un continuo gioco che porta probabilmente all’inferno

Inferno piu’ volte evocato in questo film crudele, maligno, cattivo, beffardo
inferno evocato dal gallo e dal rosso del sangue
la prepotenza e la falsita’ che crescono sempre di piu’ porta inoltre ad atti concreti ed estremi
come il suicidio

Thursday, January 04, 2007

ANDARE AL CINEMA FA MALE


Il cinema e’ morto, i film piu’ importanti o polemici non vengono distribuiti nelle sale italiane!
Quando cio’ succede non se ne accorge nessuno perche’ non c’e’ il tempo per venirlo a sapere;bisogna prendere in tempo il veloce tram perche’ riparte subito
ma e’ una linea trascurata o mal organizzata perche’ spesso non passa proprio nemmeno se si aspetta fino a notte
No,non passa…
Ma perche’?
Mancano probabilmente i fili di trasmissione
manca la distribuzione
Il cinema e’morto perche’ e’ diventato un bene di consumo
E’ cambiata la societa’,certo,rispetto a quella di quando e’ nato, ma non e’ di questo cio’ di cui qui si vuol parlare, bensi’ di quei registi in vita ancora validi, ancora veri
di chi resiste alla distruzione del cinema e non viene distribuito
I film interessanti si fanno ancora ma non vengono messi piu’ in circolazione se non in piccola parte!
L’industria cinematografica e’ oggi una vera e propria industria che probabilmente si e’ trasformata ulteriormente in qualcosa che annulla che non concede e che essendo ormai una “macchina” come non dovrebbe essere, decide cosa va bene e cosa no
Non e’ piu uno strumento utilizzato per comunicare, e chi lo usa ancora a tale scopo non e’ compatibile con questa macchina che funziona e vuole funzionare con ben altro carburante.

I seguenti film non sono stati proiettati nelle sale italiane negli ultimi anni malgrado la febbrile attesa di vederli.Tra parentesi i registi ,clamorosamente trascurati, dei film:
Resque down (2006)
The wild blue yonder (2005)
Grizzly man (2005)
The white diamond (2004)
Wheel of time (2003)
Ten minutes older:The trumpet (2002) (segmento “Ten thousand years older”)
Invincible (2001)
Pilgrimage (2001)
(di WERNER HERZOG)

Flandres (2006)
Twentynine palms (2003)
(BRUNO DUMONT)

Mesto na zemle (Un posto sulla terra-A place on earth) (2001)
(ARTOUR ARISTAKISIAN)

The brown bunny (2003)
(VINCENT GALLO)

Akumu tantei (Nightmare detective) 2006
Haze (2005)
Vital (2004)
Gemini (1999)
(SHINYA TSUKAMOTO)

Solnste (il sole) (2005)
(ALEKSANDR SOKUROW)

Uzak (2002)
(NURI BILGE CEYLAN)
si segnalano poi i maldistribuiti film di
LUC E JEAN-PIERE DARDENNE e LARS VON TRIER
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